Oggi parliamo di un vino della Val di Neto. Si tratta di un angolo della Calabria in provincia di Crotone. Dal punto di vista enologico la Calabria è una delle regioni italiane più interessanti per il potenziale di qualità ancora inespresso, dove oggi stanno venendo alla luce vini interessantissimi con un rapporto qualità prezzo fra i più favorevoli.
Metti insieme il calore del sud, il terreno drenante di origine alluvionale, i terrazzi marini formati da sedimenti sabbiosi e ghiaiosi, l’esposizione a est, verso il sole del mattino e la brezza marina proveniente dallo Ionio – ecco descritto il potenziale della Val di Neto.
Le colline del Crotonese ionico arrivano a 300 m di altitudine, guardano la Grecia e sono la zona meno piovosa della Calabria. Sono anche colline ricche di calcare e subiscono l’azione costante dei venti di Scirocco e Tramontano, responsabili di notevoli escursioni termiche. Un ambiente ideale per vini di grande profilo, eleganti e complessi, soprattutto i rossi.
Lo sa bene l’azienda leader della Calabria, Librandi, che qui ha alcune delle sue vigne da cui produce uno dei vini rossi più interessanti della regione, il Megonio, da uve Magliocco in purezza. Il Magliocco è un vitigno importante calabrese insieme al Gaglioppo. Il Magliocco dà corpo e morbidezza ai vini insieme a ricchi sentori di piccoli frutti rossi, macchia mediterranea e essenze speziate.
Abbiamo ancora 4 bottiglie di Megonio (Val di Neto IGT) dell’annata 2017. Ma di Librandi abbiamo anche il vino più famoso, 3 bicchieri del Gambero Rosso e 5 grappoli Bibenda, ovvero il Cirò Rosso Duca San Felice, una delle etichette iconiche della regione. Per i più curiosi proponiamo, della stessa cantina, anche il Gravello, interessante incrocio di Gaglioppo e Cabernet sauvignon.
Librandi produce anche bianchi interessanti: Efeso, con uva autoctona Mantonico, vino fruttato e rotondo di interessante persistenza, perfetto con grigliate di pesce; infine Critone è uno Chardonnay dal carattere mediterraneo.