A Firenze si cantava “Svegliatevi bambine! …”, noi vi diamo una mano proponendovi il rosato, il vino che più di ogni altro rappresenta la primavera. (I vini rosati sono buoni sempre, ma questo è un altro discorso).
Fresco di frigo, un rosato è perfetto all’aperitivo, accompagna piatti di verdure, di pesce, torte salate, pizza, sushi, ma anche un pollo arrosto o un piatto di salumi.
Non c’è ragione per non amare i rosati, sono belli da vedere, sono profumati, si bevono con facilità, rinfrescano e non appesantiscono. Quindi, a meno che tu cerchi un vino per il cinghiale in umido o per un dessert, allora il rosato è un’opzione da tenere in considerazione.
Abbiamo rosati della Provenza, della Puglia e non solo. Allora svegliatevi, bambine e bambini, a primavera soprattutto sotto con i vini rosé.
DALLA PROVENZA
Essenza della Provenza, M de Minuty rosé rappresenta l’idea stessa del rosato provenzale, che unisce tanta freschezza e leggerezza a tanta intensità di gusto. La forma della bottiglia fu creata negli anni ’60 ed è stata imitata da tanti altri. Ha dettato una moda! È un assemblaggio di Grenache, Cinsault e Tibouren.
Rose et Or è una selezione, ovvero un rosato frutto della selezione di alcune parcelle scelte. È una linea superiore di rosato che si distingue per eleganza e carattere. Un vino che esprime le particolarità dei territori di provenienza delle uve: scisti cristallini nei vigneti di Gassin, l’argilla rossa di Vidauban e la sabbia di Ramatuelle proprio davanti al mare.
Porquerolles è l’isola più grande dell’arcipelago delle Isole di Hyères, in Provenza. Qui si trovano le vigne di questo domaine (nomen home). Il vino è frutto del vento e del mare, oltre che dell’assemblaggio di Grenache, Syrah, Mourvèdre, Cinsault e Tibouren. È fresco e agrumato; ha un gusto saporito, minerale e persistente.
L’etichetta che ha fatto il successo dei rosati francesi: Whispering Angel, sottile e delicatissimo, dal colore quasi impalpabile, è stato l’apripista di una tendenza che ha fatto il successo della Provenza sui mercati internazionali. Un mito!
DALLA PUGLIA
La tradizione salentina è rivisitata nel vino HYPE perché è prodotto con 100% di uve Primitivo invece che di Negramaro. Esprime delicatezza nel colore tenue di tonalità cipria senza rinunciare a incantevole profumi fruttati e gusto elegante.
Non vi fate ingannare dall’essere un IGT, il Rosa del Golfo è la tradizione salentina del rosato a base di Negramaro in uvaggio con la Malvasia Nera di Lecce. Di color rosa corallo, ha profumi fioriti e fruttati e gusto di grande equilibrio e persistenza.
Oltre a essere espressione di un singolo vigneto, questo rosato è una cosa seria, maturato in legno come un rosso. Ha spalle robuste ed è perfetto in abbinamento a zuppe di mare, pesci arrosto, pesci con salse e anche carni bianche. Prodotto con Negroamaro (90%) e Malvasia nera di Lecce (10%).
Il Negramaro con un po’ di Chardonnay è alla base di questo metodo classico rosato fatto nel Salento. Un prodotto che ci piace da morire. Gustoso, elegante, dalla beva strepitosa.
DA ALTRE REGIONI
Un rosato frizzante elaborato con metodo ancestrale a partire da uve di Nero d’Avola. Rifermenta in bottiglia con i lieviti. Un’usanza antica di nuovo attuale. Gusto frizzante, secco, fresco e fruttato.
Non il solito Lambrusco: ma un Lambrusco vinificato come Spumante Metodo Classico rosé a partire da uve di Lambrusco di Sorbara. Delicatissimo!
Uno Trentodoc da Pinot nero delle vallate trentine vinificato in rosa. Una bollicine da tutto pasto.
Chi non conosce Monsupello? I suoi metodo classico da Pinot nero sono delle eccellenze seppur fuori da ogni denominazione. Qui in versione rosa.