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A tutto Riesling

Il prossimo appuntamento del nostro Wine Club potrebbe intitolarsi “A tutto gas”, perché il gas, l’idrocarburo, viene associato proverbialmente al profumo del Riesling. Sarà infatti dedicata al grande vino di origine teutonica la nostra prossima serata del 27 settembre 2023, accogliendo una richiesta che ci avete fatto. Abbiamo messo insieme per l’occasione Riesling di diversa provenienza (Italia, Germania, Austria).

Il Riesling è un vitigno antico, tedesco nel nome e nell’anima. È amato per tante ragioni: la sua freschezza, i suoi profumi intensi e penetranti, la sua capacità evolutiva nel tempo paragonabile a quella dei grandi rossi, la sua varietà di stile – dal secco al dolce – e la sua identità, così facilmente riconoscibile.

Mercoledì 27 settembre ne potremmo assaggiare ben 6 diversi all’Enoteca Vignanuova e saranno accompagnati da altrettante proposte gastronomiche.

Come al solito guiderà la serata, in modo coinvolgente e divertente, il sommelier professionista Fabio Ceccarelli.

Durante la cena saranno serviti:

  • Rheingau Riesling Genusswein 2021 di F. LOWENSTEIN
  • Alto Adige Val Venosta Riesling 2018 di FALKENSTEIN
  • Alto Adige Riesling Berg 2019 di NIEDRIST
  • Wachau Riesling Federspiel Steinterrassen 2018 di FRANZ HIRTZBERGER
  • Rheingau Riesling Sauvage 2019 di G. BREUER
  • Rheingau Riesling Terra Montosa 2017 di G. BREUER

In accompagnamento la cucina propone:

  • Crostini con pesto di zucchine e mandorle con erba cipollina
  • Gaspacho di cetrioli con pane croccante
  • Spaghettino al pomodoro con stracciatella e basilico
  • Parmigiana di melanzane
  • Pollo con pesche su letto di misticanza
  • Formaggi per finire

Appuntamento quindi per mercoledì 27/9 ore 20:15 all’Enoteca Vignanuova (Via dei Federighi, Firenze)

Costo: 55 euro a persona. La serata è rivolta agli iscritti al wine club EURhorEKA! Se non sei ancora iscritto, fai domanda di adesione.

Prenotazione necessaria a wineclub@eurhoreca.it oppure tel. 392 3614035 

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Rosso, ma non troppo

Ci sono vini rossi che stanno ai margini dello stereotipo del vino rosso. Chiamali, se vuoi, “sottili”. Sono rossi alla vista, o comunque ottenuti da una vinificazione in rosso. Hanno struttura contenuta, tannini delicati, gusto scorrevole. Così scorrevole e delicato che li puoi servire anche freschi, quasi come i bianchi. Si sono spese parole infinte per classificarli: rossi estivi, rossi eleganti, rossi femminili, rossi delicati, rossi vivaci. I francesi li hanno anche chiamati vini “glu glu”.

Sono vini rossi, ma non troppo rossi, se associamo al concetto di vino rosso il corpo possente, l’astringenza tannica e la complessità dell’affinamento in legno.

Questi vini sono semplicemente ottenuti da vigne molto giovani, o da vitigni poveri di tannini, o da zone fresche, o da vinificazioni volutamente leggere e delicate. Sono vini generalmente giovani e per questo hanno costi anche accessibili. Non è detto che non possano invecchiare, ma non è quella la loro prerogativa. Sono fatti per essere immediatamente gustosi e beverini.

Si prestano ad essere stappati in molte occasioni, anche fuori pasto, all’aperitivo, a un picnic. A tavola sono versatili e soprattutto si abbinano bene anche alla cucina semplice e leggera di tutti i giorni. Non è che mangiamo la lepre in salmì o il cinghiale in umido tutti i giorni, vero?

Avendo tannini poco pronunciati si possono raffreddare, quasi come i bianchi per goderli anche d’estate con piatti freddi per esempio.

Che ne pensi?

Quelli che seguono sono alcuni vini “rossi ma non troppo” subito disponibili nel magazzino di EURhorEKA!
💰Clicca sul link per scoprire il prezzo per gli iscritti al wine club.

CANTINA DELLA VOLTA – Lambrusco di Sorbara DOC Trentasei 2013 💰

È rosso ed è effervescente. È un metodo classico addirittura! Con i salumi va a nozze, ma provatelo anche con la pizza! (disponibile anche l’annata 2015)

KOLLERHOF – Alto Adige Pinot Nero Mazon 2019 💰

Il Pinot nero – si sa – è elegante per definizione. Quello di Kollerhof, proveniente dall’altopiano di Mazzon nel comune di Egna, si presta per esempio ad abbinarsi con le carni bianche.

SANDRO FAY – Rosso di Valtellina Tei 2019 💰

È un Nebbiolo, sì. Ma un nebbiolo di montagna. Proviene da vigne sulle pendici delle Alpi Retiche, dove le viti affondano le radici nella roccia dura. È vinificato con mano leggera; la tradizione lo vuole abbinato alla bresaola.

CANTINE VALLANA – Colline Novaresi Spanna 2016 💰

Questo è un Nebbiolo in uvaggio con la Vespolina ed è prodotto ai piedi del Monte Rosa. Vino estremamente fine e minerale. Provatelo con gnocchi di patate ai quattro formaggi.

CLAUDIO MARIOTTO – Colli Tortonesi Freisa Braghe 💰

La Freisa è snobbata fuori dal Piemonte, è invece un vitigno dignitoso, capace di dare vini gustosi, fruttati, vivaci, sicuramente non tannici. Il vino da merenda, oppure per accompagnare un piatto di pastasciutta.

LA PLANTZE – Valle d’Aosta Torrette Superieur 2018 💰

Uno dei rossi più popolari della Val d’Aosta a base del vitigno locale Petite Rouge. Fruttato, sapido, ma allo stesso tempo scorrevole e poco tannico. La fontina è la morte sua, ça va sans dire.

GIUSEPPE GORELLI – Brigo 2019 💰

È un Sangiovese in purezza di Montalcino, stesse vigne del Brunello. Ma il Brigo è fatto con le piante più giovani, quelle che non hanno ancora l’età per fare il grande rosso strutturato e allora Gorelli propone un vino leggero e vivace col sapore di Montalcino. Provatelo col pollo arrosto.

TENUTA SETTE CIELI – Toscana IGT “Yantra” 2019 💰

Anche Bolgheri può dare vin i sottili. Basta andare sulle colline alle spalle del litorale, nel comune di Monteverdi Marittimo, e vinificare il Cabernet Sauvignon solo in acciaio. Tanto gusto e poca potenza. Da provare con baccalà alla livornese o polpo in umido.

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Bianchi delle Langhe

Saranno meno gettonati e famosi dei rossi, ma anche i bianchi nelle Langhe sono grandi vini, troppo spesso ignorati ingiustamente. Le uve bianche coltivate nelle Langhe sono sia varietà autoctone che alloctone e i risultati sono affascinanti. Ve ne proponiamo tre.

ARNEIS

L’Arneis (forma dialettale piemontese per “arnese”) è un’uva a bacca bianca tipicamente langarola, si trova soprattutto nella sinistra del fiume Tanaro, dove dà vita ad una vera e propria DOCG: Roero Arneis. In realtà questa uva è coltivata in tutta l’area delle Langhe. Una volta era utilizzata come complementare del Nebbiolo, per ingentilirlo. Oggi invece è frequente vinificare l’Arneis in purezza e farne un bianco fresco e giovane, perfetto come aperitivo, con gli antipasti o con i frutti di mare.

Quello di Matteo Correggia, che abbiamo disponibile nel nostro magazzino, proviene da vigneti con terreno sabbioso, per questo il vino dimostra grande finezza. La vinificazione prevede per una piccola parte delle uve anche una fermentazione con le bucce, che conferisce corpo e rotondità, mentre la maggioranza è vinificata in bianco (senza bucce) in tini di acciaio in ambiente riduttivo. Il risultato è un vino ricco di profumo e freschezza, ma non privo di corpo e pienezza al centro bocca. Ottimo sulla frittura o sulle acciughe marinate!

M. CORREGGIA – Roero Arneis DOCG 2020

NASCETTA

La Nascetta è un’altra uva bianca autoctona piemontese, anzi proprio delle Langhe. Si tratta di un vitigno dimenticato, che stava per scomparire, fino a che il produttore Elvio Cogno nel 1994 l’ha vinificata in purezza e l’ha fatta conoscere. Ne è valsa la pena perché è un vitigno semi-aromatico, con profumo che ricorda fiori primaverili, frutta esotica, erbe aromatiche, talvolta agrumi. Ha discreta struttura e buona acidità. È proprio un peccato farsela scappare.

Su EURhorEKA! abbiamo il vino bianco Langhe Nascetta di Castello di Perno: è vinificato solo in acciaio, con una macerazione pellicolare prefermentativa. Vuol dire che i grappoli vengono pressati e viene mantenuto il contatto bucce-succo per alcune ore a freddo prima che inizi la fermentazione. Questo contribuisce all’estrazione dei profumi e del colore, ma non di sostanze astringenti. Il risultato è un vino di medio corpo, molto profumato e scorrevole al palato, con una chiusura anche minerale che lo rende molto gastronomico. Provarlo con primi piatti con verdure e formaggi.

CASTELLO DI PERNO – Langhe Nascetta DOC 2018

CHARDONNAY

Lo Chardonnay, incontrando la marna argillo-calcarea delle Langhe, dà origine a vini strutturati e complessi. Si presta alla vinificazione con maturazione in legno. Tale è il vino che vi proponiamo, di un grande produttore langarolo come Bruno Rocca.

Il Langhe Chardonnay di Bruno Rocca si chiama “Cadet“. È un vino generoso, dal colore dorato, dai profumi evoluti, caratteristici delle versioni più affascinanti di questo vitigno. Ricorda burro fuso, canditi, miele, frutta secca. Al gusto è potente, avvolgente e sapido. Un vino da provare su pesci arrosto, carni bianche, oppure anche sul vitello tonnato.

BRUNO ROCCA – Langhe Chardonnay Cadet 2018

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Signor Pinot Grigio

Il Pinot Grigio ha successo. È amatissimo nel principale mercato del vino del pianeta, quello americano; è coltivato ormai ampiamente tanto nel vecchio quanto nel nuovo mondo. Anche in Italia la produzione è in aumento.

Nasce da una mutazione del Pinot Nero. In Alsazia è considerato “nobile” ed è vinificato con residuo zuccherino; in Italia è invece vinificato secco. Si è insediato inizialmente nel nord-est, in Friuli è considerato addirittura autoctono, dando ottimi risultati; la sua diffusione è aumentata negli ultimi anni fino a costituire una delle varietà a bacca bianca maggiormente presenti in Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia. Si è diffuso, perché il mercato (l’export) lo richiede.

Il Pinot Grigio è la più scura fra le uve bianche. Gli acini, quando maturano, diventano rosa scuro e talvolta virano verso una tonalità grigio-blu. Tende a dare vini bianchi dal colore dorato intenso con sfumature ramate. Il Pinot Grigio ramato è, difatti, un vino rosato tipico del nord-est, ottenuto da una vinificazione in bianco del pinot grigio, lasciando il mosto a contatto con le bucce alcune ore prima dell’inizio della fermentazione.

Spesso i vini da Pinot Grigio sono ricchi in alcol, strutturati e morbidi, con un contenuto modesto di acidità, a meno che si vendemmi precocemente (a discapito delle sostanze aromatiche ahimè). Hanno profumi generosi, fruttati e talvolta speziati. Le migliori versioni di Pinot Grigio sono amate per la loro ricchezza e profondità. Nei territori vociti come le colline orientali del Friuli, il Pinot Grigio dà vini minerali e longevi.

Il Pinot Grigio di Terčič

La cantina della famiglia Terčič ha sede a a San Floriano del Collio ed ha vigneti proprio sul confine italo-sloveno. Il Collio ha una vocazione storica per la produzione del vino e una specializzazione nella creazione di vini bianchi ricchi e affascinanti. Le ragioni sono da attribuire alla combinazione di due fattori:

  1. il microclima, influenzato dalla Bora, il vento caratteristico triestino che arriva fin qui spazzando via l’umidità e determinando escursioni termiche, ma anche dalla vicinanza del mare, che dista in linea d’aria pochi km e dalla presenza delle Alpi alle spalle.
  2. il terreno, una formazione geologica unica, la cosiddetta “Ponca“, argilla compattata e stratificata, risultato di un fondale marino preistorico.

Matijaz Terčič è un “artigiano del vino”, oggi affiancato dalla figlia Marta. La loro filosofia produttiva mira alla sostanza e alla longevità dei vini, che sono volutamente complessi ed evoluti; vini da pasto più che da aperitivo. Mettono sempre in evidenza un carattere salino, che è il vero marker territoriale.

Il Pinot Grigio di Terčič proviene da vigneti di oltre 20 anni con rese molto basse per assicurare concentrazione e qualità. La vendemmia è manuale e selettiva, eseguita a fine settembre. La fermentazione alcolica avviene in acciaio a temperatura controllata, la malolattica non è svolta. Il vino acquisisce complessità e struttura restando per un anno a contatto con i lieviti in acciaio. Infine riposa ancora 10 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.

IN SINTESI: Un vino in tensione continua fra avvolgenza, struttura e freschezza. Al naso prevalgono profumi di frutta matura come pera, albicocca e ciliegia.

DISPONIBILITÀ IMMEDIATA SU EURHOREKA

Terčič – Collio Pinot Grigio 2018

Terčič – Collio Pinot Grigio 2020

Per altri vini di Terčič leggi la news: TERČIČ. BIANCHI DI SOSTANZA DAL COLLIO.

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Bianchi profumati da scoprire

Vogliamo proporvi due novità: due vini bianchi profumatissimi provenienti dalla regione tedesca del Rheinhessen.

La geografia del vino non è solo ampia e variegata, ma anche mutevole. Basti pensare che con il cambiamento climatico in corso si coltiva la vite con successo in Inghilterra e il Baden, in Germania, sta qualificandosi come nuova frontiera del Pinot nero di qualità, concorrenziale alla Borgogna.

La Germania è famosa per i suoi Riesling, coltivati lungo le sponde del Reno, della Mosella e della Nahe. I corpi d’acqua, si sa, mitigano il clima circostante. Ma il vino tedesco non si limita solo al Riesling e sono sempre più interessanti tutte le regioni vinicole del paese. La regione da cui vengono i due bianchi appena arrivati nel nostro magazzino è il Rheinhessen.

Si tratta di un’ampia regione delimitata a est e a nord dal corso del Reno e a ovest è protetta da una dorsale collinare alta 600 metri. Questa regione si estende a sud-ovest rispetto alla città di Mainz (Magonza in italiano) e produce un notevole volume di vino bianco (in piccola parte anche rosso). Il terreno è formato da sedimenti alluvionali compattati, il cosiddetto loess, oltre a sabbia e calcare, risultando favorevole alla viticoltura di qualità.

Dr. Fischer è una cantina tedesca con base nella Mosella, di proprietà dell’Italiana Hofstätter. Di recente Hofstätter ha acquisito anche vigneti nel Rheinhessen, coltivati con Sauvignon blanc e Gewürztraminer. In questo terroir nordico, le due varietà internazionali danno vini freschi e minerali, proprio come vuole il consumatore contemporaneo.

I due vini che vi proponiamo godono di un ottimo rapporto qualità/prezzo e sono versatili nelle occasioni di consumo. Si possono sbicchierare come aperitivi, accompagnati da salatini e finger food, oppure possono abbinarsi perfettamente con frutti di mare, risotti, torte salate, sformati, insalate ricche. Hanno profumi intensi e inebrianti e gusto fresco e beverino. Non c’è motivo per non provarli.

DR. FISCHER – Gewurztraminer 2022

DR. FISCHER – Sauvignon 2022

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Champagne Night

Prima della pausa estiva vogliamo deliziarci con una serata effervescente giovedì 13 luglio. E, quando si parla di bollicine, il punto di riferimento è lo Champagne, ça va sans dir. È stato il primo vino effervescente di successo nella storia, è il modello indiscusso e insuperato per tutta l’enologia mondiale, un vino che, prima di essere tale, è soprattutto un bene di lusso. Tanta è la suggestione indotta dalla parola stessa “Champagne”.

Una degustazione guidata di diverse etichette di Champagne, seduti a tavola, con preparazioni gastronomiche studiate apposta, sarà l’occasione per capire come godersi lo Champagne, come sceglierlo, come apprezzarlo, come servirlo. Ma ci chiederemo anche perché gli altri spumanti del mondo non hanno lo stesso fascino dello Champagne. È solo marketing o anche il terroir gioca un ruolo importante? Animerà la serata Fabio Ceccarelli, degustatore e sommelier professionista.

Questa volta saremo ospiti del B Station in via Romana dove Claudia ha pensato a questo menù:

  • Mix di biscottini salati
  • Salmone condito con scorza di limone, pepe nero e grissini al nero di seppia
  • Cous cous di mare
  • Panzanella con frutti mare
  • Burrata con acciughe del Cantabrico e pomodorini
  • Pecorino e confettura di fico bianco

E questi sono gli Champagne selezioni per la serata

  • Claude Cazals – Champagne Brut Grand Cru “Carte d’Or”
  • André Clouet – Champagne Brut “Grande Réserve”
  • Diebolt-Vallois – Champagne Brut “Tradition”
  • Huré Frères – Champagne Brut “Cuvée de Réserve Invitation”
  • De Sousa – Champagne Brut “Cuvée Tradition”
  • Jean Josselin – Champagne Extra Brut Rosé “Audace rosé”

INFORMAZIONI PRATICHE

Giovedì 13 luglio 2023 alle 20:30
presso B Station in Via Romana 126/R Firenze
Costo: 69 euro
Prenotazioni: eurhoreka@gmail.com – tel. 392 3614035 

La partecipazione all’evento è riservata ai membri di EURhorEKA. Se non sei ancora iscritto puoi farlo gratuitamente: clicca qui.

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Ri-assortimento Champagne

In vista della stagione estiva abbiamo rimpinguato il magazzino con bollicine d’Oltralpe. In altre parole: Champagne, ça va sans dire.

Abbiamo tra l’altro introdotto alcune nuove referenze, che vogliamo presentarvi.

CHAMPAGNE DELAMOTTE

Antica maison, oggi nelle mani di Laurent-Perrier, insieme alla mitica Salon. Si dice infatti che Salon e Delamotte siano sorellastre, in quanto condotte dallo stesso staff e la stessa filosofia produttiva. La sede si trova nel cuore della Côte des Blancs e da qui proviene l’ottimo chardonnay alla base della cuvée che abbiamo selezionato.

DELAMOTTE – Champagne Delamotte Brut

CHAMPAGNE DIEBOLT-VALLOIS

Produttore indipendente di Cramant, un emergente, ovvero uno di quei produttori che garantiscono qualità a prezzi ragionevoli perché lontano dai riflettori. Abbiamo scelto una cuvée di Chardonnay al 40% e uve nere al 60%; gusto fresco, equilibrato, verrebbe da dire “classico”.

DIEBOLT-VALLOIS – Champagne Brut Tradition

CHAMPAGNE BLANC DE BLANCS BERNARD ROBERT

Si tratta di un domaine a conduzione familiare, che nel tempo ha raggiunto dimensioni ragguardevoli con ben 30 ettari di vigne nella zona più meridionale della Champagne: la Côte de Bar. Il suo Blanc de Blancs è fatto con Chardonnay e Pinot bianco, ha gusto delicato, è fruttato e floreale, supportato da una caratteristica vena sapida. Da aperitivo di classe!

BERNARD ROBERT – Champagne Brut Blanc de Blancs

Di Bernard Robert è disponibile anche la cuvée classica, di maggior struttura e rotondità, basata sul Pinot nero.

BERNARD ROBERT – Champagne Brut Réserve

CHAMPAGNE JEAN JOSSELIN “CUVÉE DE JEAN”

Produzione familiare nell’Aube. Si tratta di un blanc de noirs con vinificazione in acciaio e malolattica svolta. È convincente per il suo equilibrio perfetto fra potenza, finezza e aromaticità fruttata. Da provare con le ostriche e con piatti saporiti, non solo di pesce.

JEAN JOSSELIN – Champagne Extra Brut Blanc de Noirs “Cuvée des Jean”

CHAMPAGNE ODYSSÉE GRAND CRU

Frutto di un progetto originale, che vede coinvolti due giovani produttori di Champagne. Probabilmente, al termine di una degustazione, l’ebbrezza dell’alcol è stata complice della loro idea: quella di andare alla ricerca di piccoli produttori, quelli che creano champagne autenticamente territoriali; e così hanno deciso di prendere da loro alcuni vini base e trasformarli in Champagne nella loro cantina. Ogni anno quindi realizzano una cuvée diversa, per completare nel tempo un viaggio che ricorda quello di Ulisse: un’Odissea!

ODYSSEE 391 – Champagne Odyssée 391 Brut Grand Cru Blanc de Blancs

CHAMPAGNE VILMART

Maison collocata nella Montagne de Reims, dove lo Champagne è più voluminoso e potente. Ha vigneti in comuni Premier Cru coltivati soprattutto con Pinot nero, il grande protagonista della loro cuvée, complessa ed evoluta. Il loro vino prima della seconda fermentazione svolge anche una maturazione in botti di rovere.

VILMART – Champagne Brut Grande Reserve

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Un mondo di bianchi

Vini bianchi del mondo

Per approfondire tutte le sfumature del bianco (o almeno alcune di esse), questo mese vi proponiamo una degustazione di vini, provenienti da regioni fra le più vocate al mondo per questa tipologia: Wachau, Alsazia, Valle della Loira, Valle del Rodano, Galizia e Nuova Zelanda.

Sarà un’esperienza sensoriale di terroir e stili diversi di vino bianco, che ci farà toccare con mano (più precisamente con le papille gustative) la verticalità del Grüner Veltliner austriaco, l’aromaticità del Sylvaner alsaziano, la cremosità del Viognier del Rodano; poi confronteremo le due anime del Sauvignon Blanc: quello minerale del Pouilly-fumé e quello esotico di Marlborough. E capiremo anche cosa sono i “vini verdi” prodotti in Galizia con l’affascinante, autoctono Albariño.

Quella di giovedì 29 giugno sarà un’occasione straordinaria per allargare i propri orizzonti in termini di vino bianco, sarà un viaggio fra le carte dei vini di tutto il mondo. Infatti quelli che abbiamo scelto sono vini che nel mondo fanno tendenza, benché in Italia siano poco frequenti. Guiderà la degustazione il sommelier Fabio Ceccarelli, cercando di animare la serata e favorire l’apprezzamento dei vini, in uno stile conviviale e gioviale.

Per l’occasione saremo ospiti dell’Enoteca Vigna Nuova in centro a Firenze, dove Valentino ha elaborato questo menù:

  • Pappa al pomodoro con stracciatella e basilico
  • Crostini con burro, acciughe e grattugiata di limone e menta
  • Parmigiana scomposta fredda
  • Tramezzino con pollo cbt, maio al lime e pomodoro
  • Chitarrina al nero di seppia, gamberetti e pomodorini
  • Risotto asparagi e caprino della consuma

E questi sono i vini che abbiamo selezionato:

  • Grüner Veltliner Smaragd Achleiten 2016 DOMANE WACHAU 
  • Alsace Sylvaner 2015 DOMAINE WEINBACH
  • Viognier Collines Rhodaniennes “La Champine” 2021 DOMAINE JEAN-MICHEL GERIN
  • Albariño de Fefinanes 2021 BODEGA DEL PALACIO
  • Pouilly Fumé Petit F… 2020 MICHEL REDDE
  • Marlborough Sauvignon Blanc “Kevin Judd” 2018 GREYWACKE

INFORMAZIONI PRATICHE

Giovedì 29 giugno 2023 alle 20:15
presso Enoteca Vigna Nuova in Via dei Federighi, 3/R Firenze (ingresso anche da via del Moro)
Costo: 55 euro
Prenotazioni: wineclub@eurhoreca.it – tel. 392 3614035 

La partecipazione all’evento è riservata ai membri di EURhorEKA. Se non sei ancora iscritto puoi farlo gratuitamente: clicca qui.

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Rosso d’estate. Why not?

È un dato di fatto: d’estate il consumo di vino rosso subisce una flessione in favore di bianchi e rosati. Questi ultimi, per-giunta, sono consumati da noi Italiani esclusivamente d’estate.

Davvero esistono vini stagionali? Paragonabili all’abbigliamento: lana d’inverno, cotone a primavera e lino d’estate? Ma perché non posso soddisfare la mia voglia di Brunello di Montalcino o di Barolo a ferragosto, addentando una bistecca alla griglia in giardino, per esempio?

La difficoltà di apprezzare il rosso d’estate sta nella temperatura di servizio. Se ingenuamente servissimo il nostro vino rosso a temperatura ambiente − quando l’ambiente oscilla fra i 25 e i 30°C − lo renderemmo oltremodo sgradevole e stancante. Il vino va servito fresco, sempre! Il rosso un po’ meno fresco del bianco, ma anche il vino rosso lo si apprezza meglio servito a 16-18°C. E non uno di più!

Questa temperatura ideale rende il vino rosso tonico e scorrevole al palato. Temperature maggiori accentuano la percezione dell’alcol (presente in ogni vino) e diminuiscono il potere rinfrescante dell’acidità (presente e soprattutto vitale in ogni vino). Una temperatura sbagliata altera quell’equilibrio, che il produttore e la natura hanno creato in quella bottiglia.

Servire il vino rosso dal frigo non è la soluzione. I frigoriferi di casa porterebbero il vino a 5-6°C, decisamente troppo freddo! In questo modo, l’astringenza tannica prenderebbe il sopravvento rendendo il vino aspro e anche amaro. L’ideale è possedere una cantina interrata, o una cantinetta elettrica, nelle quali il vino è conservato a 14°C, così che una volta servito nel bicchiere ha già raggiunto i suoi 15-16°C. Perfetto! Questa è anche la temperatura ideale per invecchiare il vino a lungo.

Altre soluzioni ci sono. Mettere il vino in frigo per qualche ora prima di stapparlo è la cosa più semplice. Se non si ha tempo? Disporre di un secchiello in cui mettere cubetti di ghiaccio, acqua e sale*. Immergervi la bottiglia e in pochissimi minuti la sua temperatura si abbassa. Estrarla al momento giusto e servirla. Non lasciarla nel ghiaccio troppo a lungo per non raffreddarla troppo.

Non tutti i rossi sono uguali. Ci sono vini rossi che − per loro natura − sono gradevoli a temperature più basse, al punto che possiamo rischiare di dimenticarli in frigo. Sono rossi poco o mediamente strutturati e soprattutto non tannici. Sono perfetti serviti anche a temperature da bianco: 8-12°C (anche il bianco non va servito troppo freddo, si svuoterebbe di profumi e aromi, e lo si trasformerebbe in una spremuta di frutta acidula). Sono rossi che si addicono anche a piatti leggeri, cotture semplici, i piatti estivi, appunto!

Ma allora ci sono dei vini rossi congeniali alla stagione estiva? Sicuramente sono tali molti rossi di montagna, i vini valdostani, i rossi della Valtellina e quelli dell’Alto Piemonte. Ma anche vini di media struttura come i Langhe Nebbiolo, i Chianti, i Chianti Classico d’annata, i Valpolicella giovani. Oppure i vini ottenuti da vitigni poco tannici come la Barbera, il Pinot Nero, i Lambrusco.

Ecco alcuni rossi estivi presenti su EURhorEKA

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*Perché aggiungere il sale? Perché accelera lo scioglimento del ghiaccio e così la temperatura dell’acqua si abbassa più velocemente. Perché aggiungere l’acqua ai cubetti di ghiaccio? Perché altrimenti solo parte della bottiglia (una superficie limitata) sarebbe in contatto col ghiaccio e il tempo di raffreddamento del liquido all’interno sarebbe ridotto; invece l’acqua avvolge interamente la bottiglia, favorendo un rapido raffreddamento del vino all’interno.

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La Borgogna è servita

Per i membri EURhorEKA! proponiamo una serata all’insegna degli amati vini di Borgogna. Tre bianchi e tre rossi saranno accompagnati da una cena, studiata ad hoc, in un contesto rilassato e conviviale presso la storica trattoria Ada di Viale Mazzini.

La Borgogna è considerata la mecca degli wine lovers, il luogo dove il concetto di terroir si esprime al meglio. È un luogo rurale con ritmi scanditi dalle lavorazioni dei vigneti. I vini di Borgogna sono diventati famosi grazie al lavoro certosino dei monaci benedettini nel Medioevo, che hanno per primi compreso e valorizzato la diversità di espressione dello Chardonnay e del Pinot nero secondo le caratteristiche distintive del territorio fino a definire una vera mappa dei vigneti.

La Borgogna non è fatta da grandi Château come Bordeaux, bensì da piccoli vigneron, che lavorano in maniera artigianale il loro domaine. Spesso possiedono pochi ettari, un minuscolo fazzoletto di terra, curato come fosse un giardino o un orto di casa. I domaine borgognoni mettono in commercio produzioni di nicchia, che vanno a finire nelle carte dei vini dei grandi ristoranti di tutto il mondo.

Nella nostra serata, partiremo da Chablis, dove lo Chardonnay assume un profilo minerale e tagliente per passare a due bianchi della Côte d’Or, dal carattere più avvolgente. Proseguiremo con tre diverse etichette di Pinot Nero da produttori di grande reputazione come il Domaine Arnoux e Guy Amiot.

Fabio Ceccarelli, degustatore e docente Ais, condurrà la serata per apprezzare i vini al meglio e per arricchire la nostra conoscenza della Borgogna. Il clima sarà conviviale, socievole e divertente all’insegna della passione per il buon vino e il buon cibo.

Vi aspettiamo giovedì 25 maggio a cena alla Trattoria ADA di Viale Mazzini

I vini di EURhorEKA!

  • Chablis 2015 – Bernard Defaix
  • Bourgogne Côte d’Or Chardonnay 2019 – Dom. François Miklulksi
  • Pernard-Vergelesses Les Compotes 2018 – Dom. Arnoux
  • Hautes-Cotes-de-Nuits La Poirelotte Monopole 2016 – Hervé Roumier
  • Bourgogne Hautes Côtes de Beaune Sous La Murée 2017 – Dom. Arnoux
  • Bourgogne Rouge Cuvée Simone 2020 – Guy Amiot

Il menù dell’ADA

  • Polpo alla mediterranea 
  • Brie fritto con acciughe di Cetara e semi di sesamo
  • Selezione di pecorini toscani
  • Risotto ai funghi prugnoli freschi
  • Coniglio alla cacciatora con verdure di stagione al forno
  • Dolce al carrello

Giovedì 25 maggio ore 20.15 – Trattoria Ada, Viale Mazzini 25R

Prezzo: 60 euro per membri EURhorEKA

Prenotazioni a wineclub@eurhoreca.it oppure telefonando al tel. 392 3614035.

La partecipazione all’evento è riservata ai membri di EURhorEKA. Se non sei ancora iscritto puoi farlo gratuitamente: clicca qui.