Gli Chablis sono vini bianchi freschi e gentili, fra i più amati del mondo, resistenti al susseguirsi delle mode.
Gli Chablis provengono dalla regione omonima. Dal punto di vista viticolo quest’area, situata a nord-ovest di Digione, è considerata parte della Borgogna, ma il profilo gustativo degli Chablis si distingue decisamente da quello degli altri Borgogna bianchi. Guardando bene la carta geografica Chablis si trova a metà strada fra Borgogna e Champagne (decisamente staccata rispetto ai vigneti della Côte d’Or).
Come in Borgogna e come in Champagne, anche a Chablis l’uva bianca coltivata è lo Chardonnay. Sono 5.300 ettari di vigne, disposti in posizione collinare lungo le sponde del fiume Serein su terreni di un calcare antico soprattutto dell’epoca del Kimmeridgiano. Si tratta di calcare gessoso combinato con argilla, assai favorevole alla produzione di vini di razza. Questa zona gode di un clima particolarmente fresco, trovandosi sul limite settentrionale di coltura della vite. A Chablis è frequente difendersi dalle gelate primaverili accendendo focolai fra i vigneti per scongiurare la perdita delle gemme.
È chiaro che la maturazione qui è sempre una sfida e le uve mantengono livelli alti di acidità anche a maturazione completa. Il che si traduce in vini dai profumi freschi e minerali, dal gusto secco e talvolta tagliente, ma sempre gustoso e persistente. Nella maggior parte dei casi i vini sono vinificati solo in acciaio, proprio per mettere in evidenza il carattere peculiare di pura freschezza, che li distingue dagli Chardonnay della Côte d’Or o di altre regioni del mondo.
Certo non tutti gli Chablis sono uguali. I vigneti più alti del versante meridionale hanno suoli più recenti e sabbiosi e danno vita alla denominazione Petit Chablis: vini esili e semplici. Mentre l’appellation di livello comunale Chablis AOC è la più prodotta, ad essa sono destinati 3500 ettari. 800 ettari sono invece di categoria Premier Cru, distinti in 79 toponimi. Solo 100 ettari sono classificati Grand Cru ed è un unico vigneto. Per i vini Chablis Grand Cru è molto frequente la maturazione in legno, che li rende complessi e avvolgenti.
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CHARLY NICOLLE – Chablis Per Aspera 2019
Il domaine appartiene a una storica famiglia di viticoltori e négotiant. In Italia i vini del Domaine Charly Nicolle sono importati da Gaja. Il vino è ottenuto con una parziale vinificazione in legno e una sosta prolungata sui lieviti per raggiungere equilibrio e gusto fruttato.
BERNARD DEFAIX – Chablis 2019
BERNARD DEFAIX – Chablis 2015
BERNARD DEFAIX – Chablis Grand Cru Vaudesir 2020
Cantina familiare arrivata a gestire 25 ettari di vigneto. Lavorazioni artigianali e rispetto del territorio sono i punti forti. La gamma di vini è ampia, comprende Bourgogne bianco, Petit Chablis, Chablis Premier Cru e Chablis Grand Cru.
DOMAINE GUEGUEN – Chablis 2020
Una coppia di viticoltori, Céline e Frédéric, hanno fondato il Domaine Gueguen nel 2013. La cantina si trova a Chablis ma hanno vigne anche in altre zone della Borgogna. È un’azienda sostenibile in conversione biologica. Vinificazione solo in acciaio per esaltare la purezza varietale dello Chardonnay e del terroir di Chablis.
DOMAINE PATTES DE LOUP – Chablis Vent’Ange 2018
Vigneron di terza generazione, certificato biologico dal 2009, ha un approccio non-interventista, con lo scopo di produrre vini con bassi livelli di solforosa aggiunta e utilizzo di soli lieviti indigeni.
DOM. WILLIAM FEVRE – Chablis 2018
William Fèvre è uno dei produttori più rinomati di Chablis. Dal suo pensionamento nel 1998 ha ceduto il domaine allo Champagne Henriot (già proprietari della Bouchard Père et fils in Borgogna). Gli investimenti dei nuovi proprietari hanno elevato ancor di più la qualità e il prestigio degli Chablis di William Fèvre, per i quali si è sempre praticata una vinificazione in legno.