Come si fa a non amare i vini della Valtellina? Così sottili, così eleganti, così essenziali, eppure così gustosi e longevi come pochi altri al mondo. Grazie ai tannini delicati si bevono anche freschi d’estate (senza esagerare, 14-15°C è la temperatura ideale). Nascono in un ambiente suggestivo: una vallata alpina attraversata dall’Adda, al confine con la Svizzera. È una vallata orizzontale con un versante delle montagne rivolto a nord, ombreggiato e coperto di boschi; il versante esposto a sud è invece colpito dai raggi del sole dall’alba al tramonto ed è qui che si coltivano vigneti in terrazzamenti eroici, sostenuti da muretti a secco creati nel corso dei secoli. È come se fosse stato scolpito un versante delle Alpi Retiche per ricavare piccoli orticelli in cui piantare le viti, senza neanche uno strato di suolo fertile. Anzi per lo più le piante affondano le radici in 40-100 cm di sabbia e ghiaia e poi incontrano la roccia dura delle Alpi. Una situazione di difficoltà estrema, sia per l’uomo che ci lavora, sia per la pianta che ci sopravvive. Ma la bontà di quel nettare, che è il vino della Valtellina, ha spinto l’uomo a sfidare la natura ostile con caparbietà, pur di ottenere il risultato.
Per quanto lentamente, la quantità di ore di sole permette al Nebbiolo di arrivare a maturazione, perché è il Nebbiolo il grande protagonista dei vini della Valtellina, qui chiamato Chiavennasca. L’assenza di calcare e argilla, le temperature fresche dovute all’ambiente alpino, l’altitudine e le escursioni termiche pronunciate restituiscono vini rossi unici, dalla personalità raffinata.
Sandro Fay ha fondato la cantina che porta il proprio nome sfruttando la tradizione di famiglia. La consuetudine familiare di fare vino con Sandro diventa un’impresa nel 1973, quando inizia la commercializzazione dei vini. Oggi i figli di Sandro sono al timone dell’azienda.
La cantina Fay conta su 15 ettari vitati, che in Valtellina sono un bel patrimonio. Per avere 15 ettari è necessario mettere insieme tantissimi appezzamenti separati. Pochi sono i vigneti con un’estensione ragguardevole come si trova in Toscana. La famiglia Fay ha fondato la propria attività sullo studio del territorio per valorizzarlo al meglio. È un merito questo che la rende un faro per la viticoltura della regione. La cantina si trova nella sottozona della Valgella, quella più orientale e più fresca. Fay ha capito quanto alcune variabili facciano la differenza in Valtellina: la quantità di suolo a disposizione delle radici prima di incontrare la roccia; l’altitudine del vigneto e la sua pendenza. Ha così individuato fra le proprie vigne dei veri e propri Cru come Carterìa e Ca’ Morèi.
Lo stile distintivo dei vini di Fay è la precisione, l’esaltazione delle peculiarità del territorio e l’unicità delle annate, con un approccio artigianale, poco interventista, ma mai naïf: niente è lasciato al caso. Tutto questo fa della cantina Fay un produttore molto affidabile e lo stesso vale per i suoi vini.
I VINI DI FAY SU EURhorEKA
Rosso di Valtellina Tei 2019 – lt.0,75
È il vino giovane, di pronta beva, prodotto con le uve delle vigne più basse e con un affinamento breve solo in acciaio. Si chiama Tèi perché i vigneti da cui proviene sono tutti nel comune di Teglio (Tèi in dialetto). È un Nebbiolo in purezza ed è il vino perfetto da accompagnare alla Bresaola della Valtellina, ma anche ai salumi toscani. Sta bene con primi piatti semplici, con carni bianche e pesci al forno. Lo si può tranquillamente sbicchierare durante un buffet, in un wine bar, all’aperitivo accompagnato con pochi stuzzichini. È un vino beverino nel senso più positivo del termine, col gusto del Nebbiolo.
Valtellina Superiore Valgella Costa Bassa 2018 – lt.0,75
Il vino Costa Bassa prende nome da un vigneto che dal fondo valle raggiunge 450 metri. Il Nebbiolo risente dell’umidità del fiume Adda e di conseguenza sviluppa una buccia più sottile. Per questo il vino ha un corpo delicato, un’acidità moderata e tannini morbidi.Il suo pregio è la facilità di approccio, pur avendo la complessità di un Valtellina Superiore con affinamento in botti grandi di un anno. Provatelo con primi piatti al ragù.
Valtellina Superiore Valgella Ca’ Morei 2018 – lt.0,75
Ca’ Morei è un cru, un vigneto di 2,5 ettari nella sottozona della Valgella a 550 m s.l.m., nel comune di Teglio. È uno dei vigneti più estesi e agevoli della proprietà; qui Fay ha potuto coltivare i filari a guyot, rendendo più efficiente la gestione agronomica e più facile la vendemmia. Il vino affina per un anno in botti di rovere di varie dimensioni e per 15 mesi in bottiglie prima di esser messo in commercio. È un Nebbiolo con profumi di frutti di bosco, rotondo dalla trama quasi vellutata, ma elegante, con ottimo allungo e adeguata freschezza. A tavola accompagna carni arrosto.
Due annate disponibili: 2018 e 2016
Valtellina Superiore Valgella Riserva Carteria 2016 – lt.0,75
«Che splendida alchimia per questa Riserva Carteria ’16. La sintesi armoniosa delle tre “f”: frutto, freschezza e finezza. Con note floreali e pepate, bocca ricca, finale lungo e polposo.» Così è descritto dal Gambero Rosso che gli ha attribuito i 3 bicchieri. Carterìa è una vigna vecchia a oltre 550 metri nel comune di Teglio ed è da qui che Fay produce la propria Riserva. Il vino matura per un anno in botti grandi e piccole e sosta in bottiglia per un anno e mezzo prima di esser messo in commercio. È un vino di grande appeal, capace di evolvere nel tempo, complesso, persistente con tannini fitti ma eleganti e una squisita mineralità che accompagne il frutto. Perfetto per carni in umido, selvaggina, oppure formaggi a pasta dura molto stagionati.
Due annate disponibili: 2016 e 2017
Sotcastel 2019 Alpe Retiche IGT – lt.0,75
È un bianco prodotto con Chardonnay coltivato oltre 800 metri nel comune di Teglio. Un vino estremo, originale ma comunque “ben interpretato, con note floreali e di pesca bianca, la bocca è vibrante.” – parole del Gambero Rosso. È un vero bianco alpino, uno Chardonnay fresco e minerale come uno Chablis, vinificato in acciaio, solo una parte del vino matura per alcuni mesi in rovere.