È un dato di fatto: d’estate il consumo di vino rosso subisce una flessione in favore di bianchi e rosati. Questi ultimi, per-giunta, sono consumati da noi Italiani esclusivamente d’estate.
Davvero esistono vini stagionali? Paragonabili all’abbigliamento: lana d’inverno, cotone a primavera e lino d’estate? Ma perché non posso soddisfare la mia voglia di Brunello di Montalcino o di Barolo a ferragosto, addentando una bistecca alla griglia in giardino, per esempio?
La difficoltà di apprezzare il rosso d’estate sta nella temperatura di servizio. Se ingenuamente servissimo il nostro vino rosso a temperatura ambiente − quando l’ambiente oscilla fra i 25 e i 30°C − lo renderemmo oltremodo sgradevole e stancante. Il vino va servito fresco, sempre! Il rosso un po’ meno fresco del bianco, ma anche il vino rosso lo si apprezza meglio servito a 16-18°C. E non uno di più!
Questa temperatura ideale rende il vino rosso tonico e scorrevole al palato. Temperature maggiori accentuano la percezione dell’alcol (presente in ogni vino) e diminuiscono il potere rinfrescante dell’acidità (presente e soprattutto vitale in ogni vino). Una temperatura sbagliata altera quell’equilibrio, che il produttore e la natura hanno creato in quella bottiglia.
Servire il vino rosso dal frigo non è la soluzione. I frigoriferi di casa porterebbero il vino a 5-6°C, decisamente troppo freddo! In questo modo, l’astringenza tannica prenderebbe il sopravvento rendendo il vino aspro e anche amaro. L’ideale è possedere una cantina interrata, o una cantinetta elettrica, nelle quali il vino è conservato a 14°C, così che una volta servito nel bicchiere ha già raggiunto i suoi 15-16°C. Perfetto! Questa è anche la temperatura ideale per invecchiare il vino a lungo.
Altre soluzioni ci sono. Mettere il vino in frigo per qualche ora prima di stapparlo è la cosa più semplice. Se non si ha tempo? Disporre di un secchiello in cui mettere cubetti di ghiaccio, acqua e sale*. Immergervi la bottiglia e in pochissimi minuti la sua temperatura si abbassa. Estrarla al momento giusto e servirla. Non lasciarla nel ghiaccio troppo a lungo per non raffreddarla troppo.
Non tutti i rossi sono uguali. Ci sono vini rossi che − per loro natura − sono gradevoli a temperature più basse, al punto che possiamo rischiare di dimenticarli in frigo. Sono rossi poco o mediamente strutturati e soprattutto non tannici. Sono perfetti serviti anche a temperature da bianco: 8-12°C (anche il bianco non va servito troppo freddo, si svuoterebbe di profumi e aromi, e lo si trasformerebbe in una spremuta di frutta acidula). Sono rossi che si addicono anche a piatti leggeri, cotture semplici, i piatti estivi, appunto!
Ma allora ci sono dei vini rossi congeniali alla stagione estiva? Sicuramente sono tali molti rossi di montagna, i vini valdostani, i rossi della Valtellina e quelli dell’Alto Piemonte. Ma anche vini di media struttura come i Langhe Nebbiolo, i Chianti, i Chianti Classico d’annata, i Valpolicella giovani. Oppure i vini ottenuti da vitigni poco tannici come la Barbera, il Pinot Nero, i Lambrusco.
Ecco alcuni rossi estivi presenti su EURhorEKA
- SANDRO FAY – Rosso di Valtellina Tei 2019
- SANDRO FAY – Rosso di Valtellina Tei 2021
- LA PLANTZE – Valle d’Aosta Torrette Superieur 2018
- LA PLANTZE – Valle d’Aosta Cornalin Vioux 2019
- CANTINE VALLANA – Colline Novaresi Spanna 2016
- KOLLERHOF – Alto Adige Pinot Nero (Blauburgunder) Mazon 2019
- MASO CANTANGHEL – Trentino Pinot Nero “Vigna Cantanghel” 2018
- MASO CANTANGHEL – Trentino Pinot Nero “Vigna Cantanghel” 2019
- DOMAINE FRANCOIS FEUILLET – Bourgogne Rouge 2016
- CHATEAU D’ARLAY – Corail 2013
- FATTORIA DI PETROGNANO – Chianti Superiore “Meme” 2020
- SAN LEONINO – Chianti Classico Al Limite 2018
- DIEVOLE – Chianti Classico Petrignano 2019
- CASTELLO DELLA PANERETTA – Chianti Classico 2019
- CASTELLO DI AMA – Chianti Classico Ama 2018
- GIUSEPPE GORELLI – Brigo 2019 (Toscana IGT)
- BERTANI – Valpolicella Classico “Le Miniere di Novare” 2018
- BRUNO ROCCA – Langhe Nebbiolo Fralù Nebbiolo 2018
- GIOVANNI CORINO – Langhe Nebbiolo 2019
- GIOVANNI CORINO – Langhe Nebbiolo 2020
- GIOVANNI CORINO – Barbera d’Alba Ciabot du Re 2016
- GIOVANNI CORINO – Barbera d’Alba Ciabot du Re 2018
- MARINA COPPI – Colli Tortonesi Barbera 2018
- CLAUDIO MARIOTTO – Colli Tortonesi Barbera Territorio
- CLAUDIO MARIOTTO – Colli Tortonesi Freisa Braghe
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*Perché aggiungere il sale? Perché accelera lo scioglimento del ghiaccio e così la temperatura dell’acqua si abbassa più velocemente. Perché aggiungere l’acqua ai cubetti di ghiaccio? Perché altrimenti solo parte della bottiglia (una superficie limitata) sarebbe in contatto col ghiaccio e il tempo di raffreddamento del liquido all’interno sarebbe ridotto; invece l’acqua avvolge interamente la bottiglia, favorendo un rapido raffreddamento del vino all’interno.